rosa_elefante: (Default)
rosa_elefante ([personal profile] rosa_elefante) wrote2010-09-15 03:41 pm

XI

Titolo: XI
Genere: raccolta
Pairing: nessuno
Rating: safe
Disclaimer: gli Arashi non mi appartengono u_u
Note: dunque, come tutti (?) sanno, oggi è l'undicesimo anniversario degli Arashi. Per l'occasione, pubblico una raccolta di undici brevi 'storie', tutte dal punto di vista di Aiba, delle riflessioni sugli avvenimenti più significativi da quando è entrato nei Johnny's, sul suo rapporto con gli Arashi in generale e con i singoli membri. Alcune informazioni sono state ricavate da interviste e video, altre sono state inventate di sana pianta XD

Non starò a dilungarmi su quello che significano gli Arashi per me. Semplicemente, quello che mi è successo con loro non mi era mai successo prima. Non potrò mai benedire abbastanza il giorno in cui ho scoperto della loro esistenza.
Buon anniversario ♥

Aiba aveva sempre adorato il basket. Gli piaceva il contatto fisico, il gioco di squadra, la sensazione di tenere tra le mani la palla rugosa e di poterla far andare nella direzione desiderata; amava il tendersi dei suoi muscoli nel salto, il petto che stava per esplodere per il troppo correre, i crampi che seguivano gli allenamenti.
In più, se la sua vita aveva preso una determinata direzione, lo doveva proprio a tale sport.
Dal momento che preferiva praticare sport o giocare all’aria aperta (i litigi col fratello minore potevano valere come occupazione?), non guardava spesso la televisione, ed era quanto più lontano possibile dalle celebrità del piccolo schermo. Ad essere sinceri, non conosceva neppure gli SMAP; o meglio, aveva sentito qualche volta il loro nome pronunciato dalle sue compagne di classe, ma non si era mai preoccupato di scoprire chi fossero e quale fosse la loro occupazione.
Quindi per quale ragione la sua mente partorì quell’idea? Ricordava solo che, stranamente, stava guardando la tv, e mandavano in onda un programma in cui tali SMAP giocavano a basket. Sembravano divertirsi un mondo.
Ad Aiba piaceva il basket, e gli piaceva anche divertirsi; aveva fatto due più due ed era giunto alla conclusione che voleva giocare a basket con gli SMAP. Non aveva sorelle maggiori, e sua madre non era esattamente la persona alla quale avrebbe chiesto quel tipo di informazioni: l’unica soluzione era stata chiedere a una compagna di classe.
Fu lì che scoprì lo sfavillante mondo del Johnny’s Jimusho e degli idol. Ai suoi occhi la questione era semplice: se voleva entrare in contatto con gli SMAP, doveva entrare nella loro stessa agenzia, e per farlo doveva semplicemente mandare una sua foto e aspettare di essere chiamato per il provino.
Dal momento che giocare a basket con gli SMAP era sì un desiderio, ma non certo il sogno della sua vita (diventare un wrestler professionista, quello era il suo sogno), non era rimasto particolarmente ferito dallo scetticismo della sua compagna sulle possibilità di successo della sua impresa. Se non ci fosse riuscito, pace: avrebbe continuato a fare ciò che aveva fatto fino a quel momento.
La sua tranquillità era svanita nel preciso istante in cui aveva messo piede nella sala per i provini: nessuno aveva una palla da basket in mano; le cose erano due: o i palloni venivano forniti direttamente dall’agenzia, e non c’era bisogno di portarseli da casa, o il basket con quel provino non c’entrava proprio nulla. Nel dubbio, aveva deciso di mettere la palla in un angolo della sala.
Inoltre, dato che tutti i ragazzi erano in attesa degli esaminatori, aveva pensato bene di tirare fuori il panino che si era portato per pranzo, giusto per avere qualcosa da fare nell’attesa.
Si era posto un’altra domanda quando i suoi occhi si erano poggiati sull’impianto stereo all’angolo: pensandoci, era certo che la sua compagna avesse detto le parole ‘ballare’ e ‘cantare’; turbato, si era domandato cosa avrebbe fatto se gli avessero chiesto di improvvisare un balletto.
Perso nei suoi pensieri, non si era reso conto dell’ingresso di cinque adulti nella stanza, e improvvisamente si era trovato davanti agli occhi una telecamera, con una voce che gli aveva chiesto:
-Nome?
-A-Aiba Masaki.
-Il tuo punto forte?
-Nessuno.
Negli anni seguenti, Aiba si era domandato più volte cosa ci avessero trovato di tanto interessante in quel ragazzino allampanato che stringeva tra le mani un panino mangiato a metà.

[identity profile] mery-chan-89.livejournal.com 2010-09-21 10:13 am (UTC)(link)
Carinissima!!!!!*O* ahahah Aiba mi fa Morire!!!!XDD Aiba For President!XD

[identity profile] jinnypazza82.livejournal.com 2010-09-21 09:31 pm (UTC)(link)
Cippo lui <3<3<3