rosa_elefante: (Default)
rosa_elefante ([personal profile] rosa_elefante) wrote2011-08-01 11:50 am

[ITA translation] Nikkei Entertainment 2010.12 - Members Talk

Nikkei Entertainment 2010.12 - Member Talk



LA FORZA DEL NOSTRO CAMERATISMO

Se fossero in classe insieme sarebbero 5 persone completamente diverse che in qualche modo sono riuscite a costruire una genuina amicizia.

Le ragioni per cui gli idol ottengono popolarità, come ‘il bell’aspetto’ o ‘personalità interessante’ e così via, non sono molto cambiate rispetto al passato. Tra queste ragioni, una che di solito è risultata inaspettatamente assente è di sicuro ‘perché sono vicini tra loro’. Questa è la frase usata da tutti i mezzi di comunicazione ogni volta che si parla degli Arashi.
Loro non sono appiccicosi né soffocanti, eppure, quando sono tutti insieme, sembrano brillare, come se si stessero davvero divertendo. Si potrebbe dire che non c’è nessun altro gruppo in cui i ‘rapporti umani’ siano così stretti, cosa che è diventata senza dubbio la più grande arma degli Arashi. Il fatto è che la fascia di fan ampliatasi negli ultimi 1-2 anni si sta ancora espandendo. La loro presenza nel mondo dello spettacolo è una presenza importante, che è stata rafforzata dalla forza del loro cameratismo.
Come reagiscono i membri del gruppo nel parlare della loro vicinanza?

Voi tutti siete stati insieme fin dal periodo in cui eravate parte dei Johnny’s Jrs. , ma come siete diventati amici quando vi siete per la prima volta incontrati come Juniors?

Sakurai: il modo più semplice per diventare amici era fare lo stesso percorso per tornare a casa. Nino e Aiba-kun tornavano a casa insieme per la stessa strada. Anche io e Matsujun probabilmente.
Matsumoto: spesso cenavamo insieme mentre tornavamo a casa (ride)
Sakurai: l’abbiamo fatto, all’Ebisu e altri posti (ride). Più che la strada per diventare famosi, il periodo dei Juniors sembrava semplicemente un’altra attività extrascolastica. Le persone che per caso abitavano nella stessa zona tornavano naturalmente a casa insieme, e nel tragitto spesso mangiavano qualcosa. Andavamo insieme anche alla sala giochi. Ma anche se non abitavamo nella stessa zona, eravamo comunque insieme durante le prove.
Aiba: e dato che eravamo più o meno della stessa età, gli argomenti di conversazione su ciò che ci piaceva fare erano circa gli stessi. Giocavamo insieme, e dato che ci piaceva il baseball, a volte andavamo anche al ‘batting center’ [quei posti in cui ti sparano la pallina e tu devi colpirla con la mazza, non so come renderlo in italiano] prima del lavoro e cose simili. Sì, all’Ebisu e altri posti:
Ninomiya: sì, tutto ruotava intorno a quel palazzo (ride)

Volete dire che nel momento in cui gli Arashi si formarono voi eravate già amici intimi?
Matsumoto: …no, con Riida usavo l’onorifico.
Sakurai: le cose ora sono diverse, ma i Johnny’s Juniors di quell’epoca avevano una struttura fortemente gerarchica, quindi se entravi sei mesi prima, no, addirittura un mese prima, eri automaticamente un senpai. Quindi tra Matsujun e Satoshi-kun c’erano circa due anni di differenza [Ohno entra nell’agenzie nell’ottobre del 1994, Jun nel maggio del 1996]. Sia per l’ordine di entrata nell’agenzia, sia per l’età, tra Matsujun e Satoshi-kun c’era una grande differenza nella relazione senpai-kouhai.
Matsumoto: io e Leader tornavamo a casa insieme, ma c’è stato un periodo in cui non ci siamo potuti vedere perché lui era a Kyoto. E anche se le nostre case erano nella stessa direzione, non ci vedevamo più di tanto, quindi per me è sempre stato un senpai molto distante.
Sakurai: uhm, Ohno-san, siamo riusciti a vedere i tuoi capezzoli attraverso la maglietta per tutto questo tempo (ride). Com’era Matsumoto-kun a quell’epoca dal punto di vista di Chikubi-senpai? [chikubi=capezzolo]
Tutti: ahahahahah!!
Ohno: come Chikubi-senpai, pensavo che fosse incredibile che indossasse una cinta tanto costosa anche se era ancora un ragazzino.
Sakurai: quello era davvero impressionante (ride)
Ohno: andavano di moda, a quel tempo, quel genere di cose. Moda vistosa. Spesso all’epoca prendevamo lo stesso treno per tornare a casa.
Matsumoto: c’è stata una volta in cui eravamo solo noi due.
Sakurai, Aiba, Ninomiya: eeeeeh...
Ohno: e mi ha fatto un sacco di domande
Matsumoto: perché mi sentivo in dovere di dire qualcosa
Ninomiya: dopotutto era un senpai
Sakurai: quindi, le domande sono state fatte, ma le risposte? Le risposte da Ohno-san
Matsumoto: non avrebbe assolutamente risposto (ride). Avrebbe potuto dire una cosa e basta. Per questo continuavo a fare domande. Sembra che non abbia fatto altro che fare domande fino a Shinjuku.
Sakurai: nei 4 anni circa in cui sono stato un Junior ho parlato con Aiba-kun molto di rado. Forse solo due o tre volte.
Aiba: quando sono andato alle Hawaii per un servizio fotografico ero il kouhai di grado inferiore, non conoscevo quasi nessuno dei senpai. Quella volta Sho-chan c’era, ma non ci siamo parlati, uh (ride)
Sakurai: per niente (ride). Ci siamo visti varie volte in giro, ma non abbiamo mai avuto alcun contatto. Quindi il rapporto tra noi cinque è iniziato dopo la formazione degli Arashi. Non solo quello tra me e Aiba-kun.

Anche se ora la gente, parlando degli Arashi, dice ‘Sono molto vicini, non è vero?’, quand’è che l’hanno detto per la prima volta?
Ohno: forse circa un anno dopo la formazione degli Arashi. Le persone dello staff iniziarono a dirci ‘Siete molto amici, vero?’. Ma per noi era la normalità, quindi all’inizio non capivo perché ce lo dicessero.
Ninomiya: non credo che si possa essere così vicini se lo si fa consapevolmente. Un gruppo che sa che deve esserci un’atmosfera amichevole è un gruppo in cui i membri non possono essere realmente amici. Pensandoci, credo sia difficile.
Sakurai: in gran parte credo derivi dal fatto che la differenza d’età è molto ridotta. Ci sono solo tre anni di differenza. Siamo stati insieme fin da quando avevamo 12-13 anni, quindi c’è anche l’elemento dell’amicizia di lunga data, e abbiamo anche ricordi comuni di quando uscivamo insieme di cui possiamo parlare.
Aiba: è anche un tipo di relazione diversa da quella che si ha con gli altri amici intimi. Non so bene come spiegarlo, ma con gli Arashi facciamo cose che comportano anche una certa responsabilità, no? Questo non capita con gli altri amici. So che siamo ormai nel nostro undicesimo anno, ma gli Arashi continuano a piacermi ogni giorno di più.

Il fatto che i vostri fan continuino ad aumentare forse deriva in parte dalla sincerità con cui parlate, come ora. E l’affetto reciproco che provate. Ora, dite i pregi di ogni membro.
Aiba: capisco. Posso dirlo? Anche se è davvero difficile esprimerlo a parole.
Matsumoto: che figo, sembri Oda Kazumasa-san.
Aiba: quando vedo ognuno di loro fare il proprio lavoro, non posso fare a meno di pensare a quanto siano fighi, proprio come farebbe qualunque persona (ride). Quello che mi piace di Ninomiya-kun. E’ carino nel modo di comportarsi. È carino anche quando lui e Ohno-kun scherzano insieme. Queste due persone (Sakurai e Matsumoto) hanno tante cose che io non ho, quindi per loro provo un assoluto rispetto. Sho-chan ha quel lato intelligente, come mostra nel telegiornale e cose simili, e Matsujun si occupa della gran parte dell’organizzazione dei nostri concerti. Sono tutti così fighi. Li amo.
Sakurai: abbiamo appena ricevuto una confessione d’amore (ride)
Matsumoto: quello che mi rende davvero felice è che spesso le persone che incontro mi dicono ‘Tempo fa ho lavorato con questo o quell’altro membro degli Arashi, è davvero una persona gentile’. ‘Mi chiedo come faccia Aiba-kun a essere così spontaneo’. ‘Sho-kun studia sempre con impegno’. O anche ‘mi chiedo come faccia Leader a essere sempre con la testa tra le nuvole, ma, quando arriva il momento, riesca a fare le cose per bene’, o ‘Nino è molto interessante’. Le impressioni per ognuno sono molto diverse (ride)
Sakurai: a modo mio, anche io rispetto Aiba-kun. Anche se di solito fa stupidaggini e penso ‘Che idiota’ (ride). Lo sento soprattutto durante gli spettacoli teatrali: penso a quando siano fantastici i miei compagni quando guardo le loro esibizioni come parte del pubblico. Con Matsujun si ha sempre l’idea di una persona attentissima quando si parla di lavoro, e mi fa pensare che sia molto serio. Se le risposte di Aiba-kun siano o no sensate è un altro discorso, ma lui ce la mette tutta in ogni cosa. Se poi abbia ragione o meno è un’altra storia.
Aiba: non c’è bisogno di dirlo due volte (ride)
Sakurai: per Nino invece è quanto siano pronti i suoi riflessi. Riesce a cavarsela in molte cose diverse. Per Ohno-san invece è la capacità di lasciar perdere le cose poco importanti quando è il momento. Questa persona è incredibile quando diventa seria.
Ninomiya: la penso più o meno come gli altri. Jun-kun prende ogni cosa più seriamente degli altri, Sho-kun annota tutto con precisione quando noi diamo i nostri pareri. Aiba-kun...
Aiba: ...ci deve essere qualcosa, no?
Ninomiya: è sempre allegro.
Aiba: non scegliere la cosa più neutra...
Ninomiya: cosa può essere per Ohno-san.. è bravo a disegnare (arte in generale), quindi spero che continui a coltivarlo anche in futuro. Questo è il suo pregio, credo. E oggi ha fatto una passeggiata con me.
Ohno: abbiamo fatto una passeggiata, già.
Ninomiya: già. Forse qualcosa del genere.
Ohno: è stato bello.

Ohno-san e Ninomiya-san, voi scherzate sempre fra voi, vi toccate le braccia, per voi è normale?
Ohno: a me piace.
Ninomiya: davvero?
Ohno: è iniziato molto tempo fa, vero?
Ninomiya: è vero.
Ohno: ... se dovessi parlare di ogni persona presa come singolo, mi sono sorpreso nel vedere ‘ZERO’ di Sho-kun. Io non sarei mai in grado di fare il giornalista. E Matsujun se la cava bene con i lavori dettagliati. Aiba-chan... è molto allegro.
Aiba: oh, lasciate perdere. Lascerò le cose così, per oggi.
Ohno: io non riuscirei mai a essere così allegro. Mentre Nino mi presta attenzione.

Quando avete iniziato a pensare di essere diventati una buona squadra?
Ninomiya: sarebbe una bugia se dicessi che la sensazione c’era da sempre, ma forse, un pochino, c’era fin dall’inizio. Quando diedero la notizia c’era solo l’immagine dei Mondiali di pallavolo, quindi non avevamo sentito parlare molto del debutto. Abbiamo anche passato dei periodi in cui parlavamo di cosa avremmo dovuto farne degli Arashi, da quel momento in poi.
Sakurai: se fossimo stati in una classe di 40 persone, non credo che noi 5 saremmo diventati amici. Probabilmente saremmo stati in gruppi diversi. Ma credo che alla fine le cose siano andate per il meglio.
Ninomiya: è vero che è impossibile pensare a Jun-kun e Leader nello stesso gruppo. Non lo pensate anche quando guardate la tv? E’ questo che rende così interessante l’interazione fra gli Arashi. Siamo delle persone che in circostanze normali non si sarebbero mai frequentate.
Matsumoto: credo che tra noi avremmo potuto parlare, ma è diverso dal creare un’amicizia profonda.
Sakurai: si può diventare amici se i lati del pentagono sono corti [ossia se ci si mette d’impegno per accorciare le distanze] e se si hanno interessi in comune e argomenti di cui parlare, ma probabilmente i lati tra di noi sono un po’ lunghi. Non è che non andiamo d’accordo, semplicemente siamo diversi gli uni dagli altri. Quindi non siamo diventati amici perché abbiamo molte cose in comune, ma perché ci hanno messo insieme e ci hanno dato il tempo di crescere gli uni vicini agli altri.

Dopo essere stati insieme per 10 anni, non vi sembra ormai di vivere una routine?
Matsumoto: no, è sempre una cosa nuova. Nino ed io ne stavamo parlando proprio prima, ma con un gruppo che è arrivato all’undicesimo anniversario dal debutto, e con uno dei membri che quest’anno compie 30 anni, potrebbe essere ancora insolito fare una foto in cui siamo gli uni sopra gli altri in modo amichevole [vedi foto dell’articolo]. Con queste premesse, non sappiamo davvero come le persone possano pensarla su questa cosa, ma è incredibile, perché se quel senso di naturalezza fosse scomparso tempo fa, oggi non saremmo stati in grado di tirarlo fuori. Non abbiamo le posizioni predeterminate per i servizi fotografici, ma se le avessimo ci sarebbero delle persone che stanno sempre sotto quando facciamo servizi del genere, e probabilmente non gli piacerebbe, tipo ‘Perché sono di nuovo sotto?’ (ride)
Ninomiya: i rapporti si guasterebbero.
Matsumoto: è ovvio! (ride)

In particolare, ha attirato la nostra attenzione il fatto che quest’anno è aumentato il numero di pubblicità in cui è coinvolto tutto il gruppo. Non solo, ogni pubblicità usa come premessa ‘il senso d’amicizia’.
Sakurai: la Wii in modo particolare. Questo è un mio pensiero, ma ogni volta che vedo quella pubblicità, io stesso penso ‘Sembra che quei ragazzi si stiano davvero divertendo!’ (ride)
Ninomiya: l’ho pensato anch’io.
Matsumoto: tutto ciò che abbiamo fatto è stato andare sul set per le riprese senza nessuna preparazione di alcun genere e giocare per circa due ore. Le uniche istruzioni che ci hanno dato sono state quelle per giocare ai vari giochi! (ride)
Sakurai: e la telecamera era di quelle che si lasciano ferme in un punto, quindi non ci sembrava nemmeno che ci stessero filmando. Quando alla fine ho visto la versione completa della pubblicità, sembrava davvero che ci stessimo divertendo un sacco (ride)
Aiba: questa è l’atmosfera che c’è anche nei camerini. Giochiamo sempre a qualche gioco nei camerini, ma l’atmosfera è sempre quella.
Matsumoto: è solo che lì non ci siamo solo noi cinque, ma anche i membri dello staff. A parte questo, non c’è nessuna differenza.

Anche il set della pubblicità degli elettrodomestici Hitachi vi ritrae tutti e cinque in un camerino.
Sakurai: non arriverei a dire che è stato improvvisato, ma ci hanno filmato mentre parlavamo come facciamo di solito.
Ohno: era stato deciso che sarei stato io quello a dirgli ‘lavatrice’ e cose del genere. Nella scena prima di quella c’eravamo solo noi che parlavamo.

Anche se generalmente le pubblicità si concentrano sui dettagli, questo non sembra il caso.
Matsumoto: la maggior parte delle volte non riceviamo nulla. Anche il set per la AU non era scolpito nella pietra. La versione in cui noi cinque eravamo in abiti neri o bianchi ed entravamo nella vasca aveva le battute fisse, ma non le azioni.
Sakurai: sì, e poi il nostro gruppo fa un sacco di chiacchierate libere (ride). Ma in realtà ce l’avevano detto. Circa tre anni fa ci dissero ‘Le chiacchierate libere degli Arashi sono interessanti, quindi ne faremo una di sicuro’.
Ninomiya: sì, la finiamo sempre a fare chiacchierate libere (ride). Ma sembra che questo le persone l’abbiano detto fin dall’inizio. Pensandoci, anche nel nostro primo tour di concerti, l’unica cosa su cui il presidente ci fece i complimenti fu la porzione parlata.
Aiba: il nostro primo tour fu davveeeeero lungo.
Matsumoto: non parlavamo per niente, quindi ci dissero di andare ad allenarci (ride)
Ninomiya: anche se nessuno di noi voleva allenarsi
Matsumoto: ma abbiamo provato ad aprire con un ‘e quindi...’ e non siamo riusciti a smettere di parlare (ride)

Ci sono state particolari novità legate a dei nuovi lavori?
Sakurai: c’è stato un programma speciale che abbiamo fatto l’anno scorso all’emittente NTV. Facevamo esperimenti e cantavamo delle canzoni ["Odoroki no Arashi! Seiki no Jikken Gakusha mo Yosoku Fukanou SP"]. È stato allora che abbiamo avuto modo di incontrare in un colpo solo tutto lo staff che fino a quel momento aveva lavorato con noi separatamente. È stato come se tutto lo staff che aveva lavorato nei nostri lavori individuali e un programma degli Arashi si fossero uniti per dare luogo a uno special di tre ore.
Aiba: quando si è stati insieme per molto tempo, inizia a comprendere il carattere degli altri, quindi avevano creato dei segmenti che si adattassero alle nostre personalità.
Matsumoto: però dire che ciò è successo perché i membri dello staff sono diventati degli amici sul luogo di lavoro, è qualcosa che non posso fare. Nel senso che in realtà loro si sono presi cura di noi.
Sakurai: penso però che sarebbero felici di sentire che pensiamo questo di loro.
Matsumoto: ma sono comunque persone che ci hanno insegnato ogni tipo di cose, che hanno aperto molte porte per noi. Sarebbe troppo presuntuoso da parte mia usare la parola ‘amici’. Dopotutto siamo noi quelli a cui viene concesso di lavorare.

Guardiamo l’altro lato di ciò che rende ‘La forza del cameratismo’ così toccante; ciò potrebbe essere dovuto al fatto che nella società stanno aumentando coloro che non riescono a stringere delle genuine amicizie. Sarebbe possibile per voi dare qualche consiglio su come fare amicizia? E comunque, è importante anche litigare?
Sakurai: questo ce l’hanno detto molto spesso.
Ninomiya: ce ne hanno dette di tutti i tipi, come ‘Litigate!’

Questo significa che voi cinque non avete mai litigato?
Matsumoto: esatto (ride)
Ninomiya: potrebbe avere a che fare anche con la generazione. Veniamo da una generazione in cui abbiamo formato i legami senza preoccuparci dei litigi o di cose simili.
Matsumoto: potrebbe essere qualcosa di simile al rispetto, ma credo sia molto importante stare attenti ed essere rispettosi gli uni verso gli altri. Prendi noi, per esempio: abbiamo condiviso ogni tipo d’esperienza rispettandoci sempre l’un l’altro, vero? Sia le cose buone che quella cattive. In questi undici anni ci sono state volte in cui abbiamo pensato ‘è dura’, ma ci siamo sempre riuniti per condividere i momenti divertenti.

Ancora una volta, questo ‘stare insieme, riunirsi’, è ciò su cui si basano gli Arashi, giusto? Comunque, c’è qualcuno dei membri che tende a scatenarsi quando beve? (ride)
Matsumoto: nessuno di noi si scatena (ride)
Ninomiya: non cambiamo per niente, forse facciamo qualcosa tipo ridere molto o giù di lì.
Matsumoto: magari diventiamo più loquaci. Aiba-san inizia a ripetere cose come ‘è il massimo!’ e simili.
Aiba: mi accendo. E mi tolgo la camicia (ride)
Ninomiya: e sotto indossa solo una canottiera.
Matsumoto: e diventa davveeeero rosso in faccia.
Ninomiya: Sho-kun è molto stoico quando beve. Non si può dire se sia ubriaco o meno. Ohno-kun invece ride un sacco.
Matsumoto: ride per tuuuutto il tempo.
Sakurai: quando abbiamo tour o cose simili, la notte ci riuniamo e beviamo insieme.
Ninomiya: quando invece facciamo le feste per l’inizio del tour o altre cose, tendiamo a separarci e a mescolarci con i membri dello staff.
Aiba: quando siamo solo noi, ci riuniamo in una stanza doppia e stiamo un po’ stretti. La maggior parte delle volte stiamo nella stanza di Leader.
Ohno: restiamo svegli a bere sino a tardi, eh? Però è come se finisse in un batter d’occhio.




traduzione inglese: say_it_again
Vietato ri-postare le traduzioni o usarle in alcun modo: si può postare il link al post, che resterà pubblico.
NOTA: tutte le traduzioni sono dall'inglese all italiano, NON direttamente dal giapponese, quindi probabilmente qualcosa andrà 'perso' I commenti sono ♥♥♥

[identity profile] lella-chan.livejournal.com 2012-08-20 12:36 pm (UTC)(link)
Lo so... sono imperdonabile!
Non avevo mai letto quest'intervista! E' splendida, Rosa!
Inoltre mi sono divertita a leggerla e devo dire che mi hanno colpito (come al solito), le parole di Jun.
Jun che dice di com'è grato allo staff che consente loro di lavorare e che gli ha insegnato tante cose, è fantastico.
Insomma, denota grande modestia da parte sua. Dice: "Non posso dire che siamo amici con loro, perchè non sarebbe rispettoso. Sono loro che ci consentono di lavorare!"
E' una cosa fantastica!

Aiba è sempre il più divertente e Ohno... il più silenzioso. Ma, non so perchè (certo che lo so, ma non vorrei sembrare la solita demente), le poche cose che ha detto mi sono piaciute taaaaaaantissimo!